La direttiva UE 2019/882, nota anche come European Accessibility Act (EAA), è una legge dell’Unione europea che stabilisce regole comuni per rendere i prodotti e i servizi accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità. L’obiettivo è assicurare che siti web, app mobili, acquisti online, servizi bancari e di trasporto siano facili da usare per chiunque, indipendentemente dalle loro capacità.
Questa guida ti mostrerà i passi fondamentali per creare una dichiarazione di accessibilità in linea con i requisiti dell’EAA. Analizzeremo gli obblighi di legge, forniremo consigli pratici e offriremo esempi chiari di come soddisfare questi requisiti.
Una disposizione importante della direttiva, l’articolo 13(2), richiede alle aziende e ai fornitori di servizi di spiegare le misure adottate per rendere accessibili i loro servizi. Queste informazioni devono essere condivise pubblicamente e rese comprensibili a tutti, anche alle persone con disabilità. Perciò è necessaria una dichiarazione di accessibilità, redatta secondo le regole dell’allegato V dell’EAA.
I fornitori di servizi hanno quindi l’obbligo di informare su come i loro servizi soddisfano i requisiti di accessibilità. Queste informazioni devono essere disponibili in forma scritta e orale, facilmente accessibili alle persone con disabilità e mantenute per tutto il tempo in cui il servizio è attivo.
Lo scopo di questa disposizione è garantire che i fornitori di servizi siano trasparenti riguardo all’accessibilità dei loro servizi, illustrino i requisiti specifici da soddisfare e forniscano informazioni chiare agli utenti e alle autorità di regolamentazione su come viene affrontata l’accessibilità.
Requisito legale (allegato V, 1(a)):
“una descrizione generale del servizio in formati accessibili;”
Requisiti della direttiva:
La legge prevede che i fornitori di servizi offrano una descrizione chiara e semplice del servizio e che la mettano a disposizione in formati accessibili. In questo modo tutti, anche le persone con disabilità, dovrebbero riuscire a capire cos’è il servizio e come funziona. Ad esempio, una persona con disabilità visive dovrebbe poter accedere alla descrizione utilizzando uno screen reader.
Applicazione pratica per le organizzazioni:
Bisogna preparare una descrizione semplice e concisa del servizio, scritta in un linguaggio chiaro. Questa descrizione deve essere disponibile in un formato accessibile a persone con esigenze diverse, ad esempio come testo fruibile tramite screen reader, audio o con la possibilità di ingrandire i caratteri su richiesta. Dal punto di vista dei contenuti, deve spiegare cosa fa il servizio e a chi si rivolge, tipo la sezione “About” di un sito web.
Linee guida alla conformità:
Crea una sezione nella dichiarazione di accessibilità intitolata “Panoramica del servizio”, dove descrivi in cosa consiste e cosa offre il tuo servizio con un linguaggio chiaro e semplice. Rendi la descrizione disponibile in formati come audio o Braille su richiesta.
Conserva la descrizione del servizio in diversi formati accessibili. Ad esempio devi avere:
Inoltre, potresti testare la descrizione con uno screen reader per assicurarti che sia completamente accessibile. Tieni un registro di tutte le richieste di formati alternativi e di come le hai risolte. Così facendo dimostri non solo di aver scritto la descrizione, ma anche di aver fatto in modo che fosse accessibile, come richiesto dalla legge.
Requisito legale (allegato V, 1(b)):
“descrizioni e spiegazioni necessarie alla comprensione del funzionamento del servizio;”
Requisiti della direttiva:
Il servizio deve essere corredato da istruzioni su come utilizzarlo, soprattutto per le persone con disabilità. Ad esempio, potrebbe trattarsi della spiegazione di come navigare nel tuo sito web o nella tua app, di come utilizzare le funzioni di accessibilità o di come completare operazioni come l’acquisto. L’obiettivo è assicurare che gli utenti sappiano come utilizzare il servizio in modo accessibile.
Applicazione pratica per le organizzazioni:
Nella dichiarazione di accessibilità basterà includere una semplice guida che spieghi come utilizzare il servizio, ad esempio con istruzioni per consultare il sito, attivare le funzioni di accessibilità come i sottotitoli o il ridimensionamento del testo, completare operazioni come la creazione di un account o l’esecuzione di un acquisto.
Linee guida alla conformità:
Crea una sezione intitolata “Come utilizzare il servizio” e descrivi i passi da seguire per navigare al suo interno e usare le funzioni speciali per l’accessibilità, includendo una descrizione delle differenze rispetto al comportamento di navigazione comune. Ad esempio, potresti inserire frasi del tipo “Per istruzioni dettagliate su come utilizzare il servizio, consulta la guida completa a questo link…”, “Usa il tasto ‘Tab’ per navigare nel nostro sito e premi ‘Invio’ per attivare i link”, oppure “Il servizio è progettato per funzionare con i comandi dei browser standard e delle tecnologie assistive, tranne…”. Le spiegazioni devono essere semplici e fornite in un formato accessibile.
Requisito legale (allegato V, 1(c)):
“una descrizione del modo in cui il servizio soddisfa i pertinenti requisiti di accessibilità di cui all’allegato I.”
Requisiti della direttiva:
Devi spiegare come il tuo servizio soddisfa i requisiti di accessibilità elencati nell’allegato I (sezioni III e IV) dell’EAA, ovvero i requisiti funzionali e i risultati tecnici da raggiungere (essere percepibile, utilizzabile, compatibile con le tecnologie assistive, ecc.). In questo modo puoi dimostrare che il tuo servizio è accessibile e segue gli standard previsti dalla legge. Si tratta essenzialmente di una dichiarazione di conformità o di un riepilogo di autovalutazione: anziché limitarti ad affermare di essere in regola, dovresti fornire un resoconto informativo delle misure adottate per soddisfare i requisiti pertinenti. Questa trasparenza è destinata sia agli utenti, che possono conoscere le funzioni o i livelli di accessibilità del servizio, sia alle autorità di regolamentazione, che potrebbero esaminare la dichiarazione per verificarne la conformità.
Applicazione pratica per le organizzazioni:
Nella dichiarazione di accessibilità, descrivi come il tuo servizio soddisfa i criteri previsti dall’EAA. Ad esempio, potresti spiegare le misure che hai adottato per adeguarti a standard come le linee guida WCAG 2.x AA (ultima versione) per i contenuti web o la norma EN 301 549 per i servizi ICT.
Linee guida alla conformità:
Struttura questa sezione intitolandola “Conformità all’accessibilità” o “Come soddisfiamo i requisiti”. Per praticità potresti raggruppare i requisiti per categoria o standard. Ad esempio, potresti scrivere un breve paragrafo per ogni principio WCAG/EN 301 549:
Se segui uno standard riconosciuto, puoi semplicemente dichiarare la conformità ad esso. Ad esempio, per i contenuti web potresti indicare di attenerti alle linee guida WCAG 2.x AA (ultima versione, livello AA), che copre molti requisiti dell’allegato I. Fornisci informazioni precise: se il tuo servizio soddisfa tutti i requisiti, allora si tratta di un’affermazione di piena conformità, quindi preparati a dimostrarla con delle prove. Se invece soddisfa solo alcuni requisiti o ci sono ancora questioni in sospeso, sii trasparente a questo proposito. Eventualmente, spiega in un’altra sezione più avanti eventuali limitazioni o deroghe (come in caso di onere sproporzionato).
Questa parte deve essere facile da consultare, anche se riguarda la conformità tecnica. Evita di elencare i codici numerici dei criteri WCAG e descrivi invece le caratteristiche in termini semplici, con frasi del tipo “Tutte le immagini hanno un testo alternativo”, “Tutte le funzioni sono accessibili da tastiera” o “I testi rispettano i rapporti di contrasto raccomandati”. Cerca di raggiungere un equilibrio: le spiegazioni devono essere abbastanza dettagliate per coprire i requisiti e altrettanto chiare da essere comprese dalle persone non esperte.
A supporto di questa sezione, tieni un rapporto o una checklist di valutazione dell’accessibilità a portata di mano. Potrebbe trattarsi di un audit WCAG, una valutazione di conformità interna o una certificazione di terze parti. Ad esempio, conserva una copia della relazione di audit WCAG 2.x AA (ultima versione) o di conformità EN 301 549 per il tuo sito web o la tua app, con prove per ogni requisito (come frammenti di codice o screenshot).
Inoltre, tieni un registro di tutti i problemi riscontrati e risolti, come bug tracker o piani di progetto, per mostrare come hai affrontato i punti di non conformità. Se un requisito non è applicabile oppure è derogabile a causa di un onere sproporzionato, documenta la motivazione. La direttiva prevede che i fornitori di servizi abbiano questa documentazione tecnica disponibile per le autorità di vigilanza del mercato.
Infine, conserva una copia della checklist che hai utilizzato (ad esempio, l’allegato I con annotazioni o un riepilogo secondo le linee guida WCAG) per dimostrare che hai esaminato sistematicamente tutti i punti.
Disposizione legale (allegato V, punto 2):
“Per conformarsi al punto 1 del presente allegato il fornitore di servizi può applicare in tutto o in parte le norme armonizzate e altre specifiche tecniche, i cui riferimenti siano stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.”
Requisiti della direttiva:
Questa clausola non è di per sé un contenuto da includere nella dichiarazione, ma un metodo di conformità. Il testo afferma che un fornitore di servizi può seguire norme armonizzate (in tutto o in parte) per soddisfare gli obblighi di cui al punto 1 (ovvero i requisiti che abbiamo elencato prima per il contenuto della dichiarazione).
Nel diritto dell’UE, l’osservanza di una norma armonizzata il cui riferimento è pubblicato nella Gazzetta ufficiale conferisce una “presunzione di conformità”. Lo standard principale per l’accessibilità digitale è la norma EN 301 549, che si allinea alle linee guida WCAG per i contenuti di siti web/app mobili e include altri criteri di accessibilità ICT. Seguendo questi standard, un fornitore può dimostrare più facilmente di soddisfare i requisiti dell’EAA.
Applicazione pratica per le organizzazioni:
Nella sezione relativa alla conformità della tua dichiarazione, potresti inserire la dicitura esplicita “Questo sito web è conforme alla norma EN 301 549 e alle linee guida WCAG 2.x AA (ultima versione)”. Così i lettori e gli enti di regolamentazione hanno un riferimento legislativo chiaro. L’indicazione delle norme non sostituisce la necessità di fornire le informazioni previste dall’allegato V (sono sempre necessarie le descrizioni, ecc.), ma possono essere utilizzate come riferimento per il livello di conformità. In pratica, le norme spiegano come fare per adeguarti: applicandole renderai il tuo servizio effettivamente accessibile e avrai un riferimento già pronto per descrivere la tua conformità.
Linee guida alla conformità:
Nella dichiarazione, cita tutte le norme applicate nella sezione “Stato di conformità” o “Introduzione”. Ad esempio, potresti dire “Ci impegniamo a rispettare le linea guida WCAG 2.x AA (ultima versione)” oppure “Questo servizio segue la norma EN 301 549 v3.2.1, lo standard europeo per l’accessibilità ITC”. Sii trasparente: se una norma è applicabile solo in parte, indicalo apertamente (ad esempio, con la dicitura “Abbiamo applicato lo standard X in parte”). Tra le norme armonizzate pertinenti ai servizi previsti dall’EAA abbiamo lo standard EN 301 549 (per i servizi ICT come siti web e app) e lo standard EN 17161 (che riguarda più i processi organizzativi). Fare riferimento a queste norme non solo rende la tua dichiarazione più credibile, ma invoca anche la presunzione di conformità, in base alla quale le autorità di regolamentazione presumono la conformità se lo standard è rispettato. In breve, indica chiaramente gli standard che stai utilizzando come base per l’accessibilità.
Requisito legale (allegato V, punto 3):
“Il fornitore di servizi fornisce le informazioni che dimostrano che il processo di fornitura del servizio e il relativo monitoraggio garantiscono la conformità del servizio al punto 1 del presente allegato e ai requisiti applicabili della presente direttiva.”
Interpretazione legale e finalità:
Questo requisito stabilisce che l’accessibilità non deve essere uno sforzo una tantum, ma va garantita per l’intero ciclo di vita del servizio. Devi dimostrare di aver messo in atto i processi necessari affinché il tuo servizio continui a essere accessibile in caso di cambiamenti.
Applicazione pratica per le organizzazioni:
È necessario un flusso di lavoro chiaro per mantenere l’accessibilità, che includa policy, ruoli e attività quotidiane. Tra queste rientrano la formazione del personale, l’integrazione dei controlli di accessibilità nello sviluppo, l’utilizzo di strumenti per il rilevamento dei problemi, la risposta ai feedback degli utenti e l’esecuzione di revisioni o audit regolari. In sostanza, devi documentare il tuo programma di accessibilità. Ad esempio, potresti avere un ruolo o un team responsabile dell’accessibilità, un programma per l’esecuzione continua dei test del sito e processi per il monitoraggio delle segnalazioni degli utenti. L’EAA prevede che i fornitori si adattino ai cambiamenti, come nuovi standard o funzionalità, per mantenere la conformità. Assicurati che la tua dichiarazione metta in rilievo l’impegno attivo nella gestione dell’accessibilità per dimostrare che la conformità è un processo continuo, non sporadico.
Linee guida alla conformità:
Nella tua dichiarazione di accessibilità includi una sezione, ad esempio intitolata “Manutenzione e monitoraggio dell’accessibilità”, in cui illustri come la tua organizzazione garantisce l’accessibilità in modo continuativo. Descrivi ogni processo in modo dettagliato, dalla formazione degli sviluppatori all’uso regolare di strumenti di audit.
Ad esempio, potresti inserire indicazioni del tipo: “Conduciamo controlli trimestrali sull’accessibilità”, “Abbiamo una figura dedicata all’accessibilità nel team di prodotto” o “Tutti i nuovi contenuti vengono controllati per verificarne l’accessibilità”. O ancora, specificare se ci sono meccanismi di feedback, come “Monitoriamo e rispondiamo ai problemi di accessibilità segnalati dagli utenti”.
Potresti anche far notare che l’accessibilità viene rivista a livello dirigenziale o che l’azienda segue una politica ufficiale conforme agli standard di accessibilità (come la norma EN 17161 che riguarda l’integrazione dell’accessibilità nei processi organizzativi). Questa sezione dovrebbe dimostrare che l’accessibilità è una priorità costante, in modo da rassicurare gli utenti e dare prova del rispetto del requisito di conformità continua.
Per dimostrare i tuoi sforzi continui a favore dell’accessibilità, conserva la documentazione delle tue policy e procedure in materia. Questa potrebbe includere:
Se utilizzi strumenti di monitoraggio o hai un contratto di assistenza con un consulente per l’accessibilità, conserva anche questi documenti. Anche la certificazione o l’osservanza della norma EN 17161 possono servire come prova, perché implicano l’integrazione dell’accessibilità nei processi organizzativi. Inoltre, conserva i registri dei contatti per i feedback degli utenti: documentare i problemi e le risposte che hai fornito dimostra un atteggiamento attivo.
Tutti questi documenti sono la prova che stai gestendo l’accessibilità in modo proattivo e in conformità all’allegato V(3). In breve, in caso di ispezione devi essere in grado di mostrare come soddisfi i requisiti di conformità, con procedure chiare e prove concrete.
Perché includere questa sezione?
Anche se non è esplicitamente richiesto dall’allegato V, dichiarare le limitazioni note è in linea con le best practice indicate dalla Direttiva sull’accessibilità dei siti web (direttiva UE 2016/2102) e riflette un approccio proattivo alla gestione della conformità.
Se ci sono limitazioni, specifica quali parti del servizio non sono completamente accessibili, indicando le ragioni e le alternative.
Requisito legale (articolo 14):
I requisiti di accessibilità di cui all’articolo 4 si applicano soltanto nella misura in cui la conformità: a) non richieda una modifica sostanziale di un prodotto o di un servizio tale da comportare la modifica sostanziale della sua natura stessa; e b) non comporti l’imposizione di un onere sproporzionato agli operatori economici interessati.
Perché includere questa sezione?
Questa sezione va inclusa solo se si richiede un’eccezione specifica ai sensi dell’articolo 14 dell’EAA per i requisiti non soddisfatti a causa di un onere sproporzionato. Se è il tuo caso, indica quale requisito non può essere soddisfatto, il motivo (costi, ecc.) e le tempistiche per rivedere tale decisione.
Nota: poiché alcuni requisiti possono essere soddisfatti con costi minimi, l’onere sproporzionato non può essere applicato al servizio nel suo complesso, ma solo a elementi specifici. Potresti inserire questa sezione, ad esempio, se è in programma una riprogettazione completa del servizio o in circostanze simili in cui l’implementazione di alcuni requisiti non è fattibile al momento.
Perché includere il feedback?
Anche se non è esplicitamente indicato nell’allegato V, è buona prassi fornire agli utenti un modo per segnalare i problemi di accessibilità. Dimostra la tua disponibilità ad ascoltare i feedback e migliorare. Includi informazioni di contatto chiare, come un indirizzo email e un numero di telefono, e procedure facili da seguire per gli utenti in caso di problemi.
Linee guida alla conformità:
Il nostro consiglio è di aggiungere una sezione intitolata “Feedback e informazioni di contatto” che riporta i metodi di contatto utilizzabili per segnalare i problemi di accessibilità.
Inoltre, se applicabile, informa gli utenti del loro diritto di inoltrare i reclami a un’autorità di regolamentazione se non sono soddisfatti della tua risposta. Ad esempio, potresti specificare che in [nome del Paese] l’autorità di regolamentazione è [XYZ], con un link da consultare, in base all’implementazione nazionale. Anche se non è strettamente richiesto dall’allegato V, mettere a disposizione dei meccanismi di feedback e contatto è in linea con le best practice e dimostra buona fede nella conformità e attenzione al cliente.
Fai in modo che il team dedicato all’assistenza clienti o all’accessibilità abbia un processo chiaro per la gestione dei feedback, come un sistema di ticket apposito per i problemi di accessibilità. Tieni un registro di tutti i feedback e di come sono stati affrontati. Se fornisci un indirizzo email per i feedback, assicurati che la casella di posta elettronica sia monitorata regolarmente. Allo stesso modo, se indichi un numero di telefono, assicurati che il personale sia preparato per gestire le chiamate relative all’accessibilità e che disponga di risorse o manuali per registrare i problemi o fornire assistenza.
Nella tua dichiarazione, includi sempre la data dell’ultimo aggiornamento: curare la cronologia delle versioni aiuta a dimostrare che le informazioni vengono riviste regolarmente. È opportuno anche avere un processo di escalation interno nel caso in cui un utente presenti un reclamo alle autorità. Documenta come collaborerai in caso di indagini ufficiali, come richiesto dagli articoli 13(3) e 13(5).
L’Italia ha recepito la direttiva EAA con il decreto legislativo n. 82 del 27 maggio 2022 (d.lgs. 82/2022). Questo decreto stabilisce i requisiti fondamentali dell’EAA, e quindi anche la necessità di preparare una dichiarazione di accessibilità, di cui abbiamo appena descritto i contenuti principali. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni specifiche per l’Italia che devono essere prese in considerazione per adeguarsi completamente alle normative nazionali:
Per l’Italia, la dichiarazione di accessibilità deve essere in italiano e scritta con un linguaggio chiaro e semplice. Il modello può essere tradotto per soddisfare questo requisito. Inoltre, eventuali formati alternativi (come versioni audio o in Braille) devono essere disponibili anche in italiano. Così facendo la dichiarazione è accessibile alle persone con disabilità nella lingua locale.
Anche se non è obbligatorio per legge, è utile specificare che la dichiarazione è stata redatta in conformità alla direttiva (UE) 2019/882 come recepita dal d.lgs. 82/2022. Puoi aggiungere questo chiarimento come segue:
“La presente dichiarazione di accessibilità è redatta ai sensi del d.lgs. 82/2022 (Attuazione della direttiva UE 2019/882).”
Includendo questa indicazione sarà chiaro che la dichiarazione rispetta gli obblighi dell’EEA così come recepiti dall’Italia.
Le leggi italiane prevedono diverse autorità responsabili dell’applicazione dell’accessibilità nei vari settori. Tra le principali abbiamo:
Attualmente non esiste in Italia un portale unico per la presentazione dei reclami ai sensi dell’EAA. In attesa di ulteriori chiarimenti, è sufficiente includere una riga generica come:
“In Italia, l’ente di controllo dell’accessibilità dipende dal settore del servizio; vi assisteremo nel contattare l’autorità competente qualora necessario”.
In alternativa, nella tua dichiarazione puoi fornire le informazioni di contatto dell’AgID per domande generali relative alla conformità in materia di accessibilità.
Prossimamente, l’AgID metterà a disposizione una piattaforma dove gli utenti potranno presentare reclami e avere informazioni sulle attività connesse e sulle decisioni successive. La stessa piattaforma permetterà ai fornitori di servizi di segnalare i problemi di non conformità.
Alcune aziende italiane potrebbero già conoscere la Legge Stanca (Legge 4/2004). Questa obbliga le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati che offrono servizi al pubblico con un fatturato medio, negli ultimi tre anni, superiore a 500 milioni di euro a dotarsi di una dichiarazione di accessibilità e di un meccanismo di feedback per i sistemi informatici (siti web e app mobili) utilizzati per l’erogazione dei servizi.
Se un’azienda è soggetta sia alla Legge Stanca che alla direttiva EAA, la dichiarazione deve essere conforme a entrambe le normative. Fortunatamente, i requisiti sono per lo più gli stessi (ad esempio, la dichiarazione deve includere un chiaro stato di conformità, i dati di contatto e le informazioni sui contenuti inaccessibili a causa dell’onere sproporzionato). L’AgID ha predisposto un modello di accessibilità per le aziende private con un fatturato medio triennale superiore a 500 milioni di euro (consulta Linee guida accessibilità Privati e Modello di dichiarazione di accessibilità sito web e applicazione mobile). Le aziende devono comunque assicurarsi che la loro dichiarazione sia in linea con i requisiti specifici dell’allegato V EAA.
Il 29 aprile 2025, l’AgID ha emanato le Linee Guida sull’accessibilità dei servizi (vedi Linee Guida sull’accessibilità dei servizi in attuazione dell’art. 21 d.lgs. n. 82 del 2022), in attuazione dell’art. 21 d.lsg. n. 82 del 2022. Questo documento è conforme ai requisiti della direttiva europea sull’accessibilità (EAA) e fornisce indicazioni sull’accessibilità by design, oltre ai riferimenti alle norme armonizzate internazionali e nazionali.
Il decreto legislativo italiano prevede la stessa esenzione della direttiva UE per le microimprese (ovvero le aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore a 2 milioni di euro). Le microimprese non sono tenute a fornire la dichiarazione di accessibilità, ma possono scegliere di farlo volontariamente per dimostrare il loro impegno in tal senso.
Le piccole e medie imprese (PMI) e le aziende più grandi invece non sono esenti e dovranno adeguarsi entro giugno 2025.
I requisiti EAA diventano obbligatori in Italia a partire dal 28 giugno 2025. Anche se alcune disposizioni possono essere introdotte gradualmente, le aziende devono attivarsi e preparare la loro dichiarazione di accessibilità entro tale data. Non è necessario adattare il testo della dichiarazione in sé, ma è bene tenere presente le tempistiche per la conformità.
L’Italia consente di continuare a fornire i prodotti/servizi esistenti fino a questa data prima di richiedere aggiornamenti, perciò è importante che la dichiarazione sia pronta per la scadenza ufficiale.
I decreti italiani prevedono sanzioni in caso di mancata conformità. Secondo la Legge Stanca, le violazioni possono comportare multe fino al 5% del fatturato aziendale, mentre ai sensi del decreto legislativo 82/2022, le sanzioni possono arrivare a 40.000 euro.
Assicurando la conformità al modello di dichiarazione di accessibilità, le aziende possono evitare queste sanzioni.
A livello di contenuti della dichiarazione, le disposizioni previste dalle leggi italiane sono in gran parte analoghe a quelle della direttiva EAA. Tuttavia, sono necessari alcuni adattamenti per il rispetto delle normative locali. Tra questi abbiamo la traduzione della dichiarazione in italiano, la disponibilità in formati accessibili in italiano e i riferimenti alle leggi nazionali (come il d.lgs. 82/2022) e agli organismi di applicazione pertinenti.
Le aziende italiane devono redigere la loro dichiarazione di accessibilità in italiano e pubblicarla sul proprio sito web (preferibilmente con link nel footer). Inoltre, la dichiarazione deve essere disponibile in formati alternativi su richiesta.
Infine, le aziende sono tenute ad aggiornarsi su eventuali linee guida o requisiti specifici emessi dalle autorità italiane, come l’AgID, che potrebbero pubblicare ulteriori dettagli in prossimità della scadenza di giugno 2025. Se vengono introdotte nuove linee guida, le aziende devono adattare il modello di conseguenza, pur mantenendo i requisiti fondamentali delineati nell’allegato V della direttiva UE.
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