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Requisiti legali per le modifiche dei prezzi

In generale, quando si tratta di modificare il prezzo del vostro prodotto o servizio, non ci sono limitazioni o requisiti specifici. Detto questo, ci sono un paio di cose da considerare se si gestisce un business-to-consumer (B2C) rispetto a un business-to-business (B2B). 

In questo breve articolo analizzeremo le differenze in modo che possiate essere sicuri di essere in regola.

👉 Business-to-consumer (talvolta indicato come Direct-to-consumer) è un modello di business che prevede la vendita di prodotti direttamente ai clienti piuttosto che attraverso rivenditori terzi, grossisti o altri intermediari.

👉 Business-to-business è un processo in cui un’azienda conduce una transazione commerciale con un’altra. Di solito questo avviene quando un’azienda acquisisce risorse per il proprio processo di produzione, cioè fornisce materie prime a un’altra azienda che produrrà il prodotto.

Business-to-consumer (B2C)

In Europa, l’unica restrizione da prendere in considerazione per i contratti B2C è quando si verifica un aumento eccessivo dei prezzi senza dare al consumatore undiritto di recesso

Non è lecito che la vostra azienda aumenti spontaneamente e in modo eccessivo il prezzo, causando uno svantaggio ai vostri consumatori; questo causerebbe uno squilibrio nel vostro contratto. Pertanto, il fattore più importante da esaminare è l’equità del vostro aumento di prezzo.

Voglio aumentare significativamente il prezzo del mio prodotto o servizio, cosa devo fare?

In questo caso, dovete informare i vostri consumatori per iscritto per dare loro la possibilità di recedere.

È sempre una buona idea fissare una clausola specifica all’interno dei vostri termini e condizioni:

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Business-to-business (B2B)

Per i contratti B2B, invece, non ci sono limitazioni o obblighi di notifica (anche in caso di aumenti eccessivi dei prezzi). Tuttavia, è sempre una buona idea aggiungere una clausola nei vostri termini e condizioni per costruire una buona fiducia e trasparenza B2B.

Termini e condizioni (esempi)

Ecco due esempi pratici di come le aziende utilizzano i loro termini e condizioni per comunicare una modifica dei prezzi all’interno dei loro termini e condizioni:

Esempio A

“La società può modificare di volta in volta il prezzo degli Abbonamenti a pagamento, compresi i canoni di abbonamento ricorrenti, il Periodo di pre-pagamento (per i periodi non ancora pagati), o i Codici, e comunicherà in anticipo all’utente qualsiasi modifica del prezzo e, se del caso, le modalità di accettazione di tali modifiche. Le modifiche di prezzo entreranno in vigore all’inizio del periodo di abbonamento successivo alla data della modifica. Ai sensi della legge applicabile, l’utente accetta il nuovo prezzo continuando a utilizzare il Servizio della Società dopo l’entrata in vigore della modifica del prezzo. Se non siete d’accordo con una modifica del prezzo, avete il diritto di rifiutare la modifica annullando l’abbonamento a pagamento prima dell’entrata in vigore della modifica del prezzo”.

Esempio B

“Possiamo modificare i nostri piani di abbonamento e il prezzo del nostro servizio di tanto in tanto; tuttavia, qualsiasi modifica dei prezzi o dei piani di abbonamento si applicherà non prima di 30 giorni dalla notifica all’utente”.

Questi sono un paio di chiari esempi di come i Termini e condizioni definiscano le modalità di utilizzo del vostro sito, app o servizio e, soprattutto, vi proteggano da potenziali responsabilità.